I Lions sono una grande associazione internazionale e gli uomini e le donne che ne fanno parte si impegnano ad operare per perseguire gli scopi del Lionismo e ad osservare nella vita di tutti i giorni il codice dell’etica Lionistica. Il motto “WE SERVE” – noi serviamo – sintetizza il principio essenziale dei Lions che si applica cercando di migliorare la società, sia quella in cui viviamo sia quella di paesi a noi lontani. I Lions infatti costituiscono una tribuna libera e disinteressata per discutere, a fianco di argomenti di varia natura, anche dei molti problemi della società, stimolando e promuovendo le azioni possibili per il miglioramento. L’Associazione Internazionale dei Lions Clubs è oggi la più grande organizzazione di servizio del mondo, con 1,35 milioni di soci in oltre 45.000 Clubs che coprono 205 nazioni o aree geografiche, che collaborano tra loro per rispondere alle necessità delle diverse comunità del mondo.
L’Associazione Internazionale dei Lions Clubs è nata nel 1917 dal sogno di un assicuratore di Chicago, Melvin Jones, meravigliato che i locali Clubs di Affari – di uno dei quali era un membro attivo – non espandessero i loro orizzonti dalle più ovvie relazioni affaristiche a progetti di miglioramento delle loro comunità e più ancora del mondo intero.
In quell’anno, furono approvati L’Atto Costituivo, i Regolamenti, l’emblema, e una prima redazione degli Scopi del Lionismo e del Codice dell’Etica Lionistica. Uno dei più importanti obiettivi morali era quello di dar principio ad un’era dove l’individualismo affaristico fosse messo in secondo piano. Ancor oggi, questo è rimasto uno degli impegni principali del Lionismo: “Nessun Club – si legge – potrà avere tra gli scopi il miglioramento finanziario dei suoi Soci”. Le persone socialmente più influenti cominciarono rapidamente a organizzare Clubs in tutti gli Stati Uniti e l’Associazione divenne “Internazionale” con la fondazione del Windsor, Ontario, Canada Lions Club, nel 1920.
Il nome Lions deriva dalle iniziali delle parole Liberty, Intelligence, Our Nations, Safety – (Libertà, Intelligenza, Sicurezza per la nostra Nazione)
L’emblema è costituito da una lettera “L” d’oro inscritta in un’area circolare blu con due teste di leone, rivolte una a destra e l’altra a sinistra a simboleggiare la fierezza di quanto fatto in passato e la fiducia nel futuro. La parola “Lions” appare sulla sommità e la scritta “International” sul basso. Nel gennaio del 1931 la rivista “THE LION” pubblicava questa nota: “Our name was not selected at random, neither was it a coined name. From time immemorial, the lion has been the symbol of all that was good, and because of the symbolism that name was chosen. Four outstanding qualities – Courage, Strength, Activity and Fidelity – had largely to do with the adoption of the name. The last mentioned of these qualities, Fidelity, has a deep and peculiar significance for all Lions. The lion symbol has been a symbol of Fidelity through the ages and among all nations, ancient and modern” – “Il nostro nome non è stato scelto a caso, né era un nome coniato. Da tempo immemorabile, il leone è stato il simbolo di tutto ciò che era buono e per il simbolismo è stato scelto quel nome. Quattro qualità eccezionali – Coraggio, Forza, Attività e Fedeltà – avevano in gran parte a che fare con l’adozione del nome. L’ultima di queste qualità, Fidelity, ha un significato profondo e peculiare per tutti i Lions. Il simbolo del leone è stato un simbolo di fedeltà attraverso i secoli tra tutte le nazioni, antiche e moderne”.
Di seguito l’evoluzione storica dell’emblema del Lions Club International, il leone nell’emblema era basato su un famoso dipinto dell’artista francese del XIX secolo Rosa Bonheur di un leone regale a riposo in natura. Il titolo del dipinto, Old Monarch, è diventato il soprannome dei primi soci e club dei Lions. il primo emblema era un gioco di parole. Lo stemma raffigurava il leone che teneva in bocca una mazza con la parola “internazionale” impressa sulla mazza. Il gioco delle parole “leone”, “club” e “internazionale” era intelligente, ma nel 1919 i Lions chiesero ai suoi membri di creare un logo più raffinato. Inondati dalle proposte di soci Lions che erano anche artisti dilettanti, i Lions decisero di formare un comitato alla Convention Internazionale del 1919 a Chicago per acquisire un logo professionale adeguato. Il comitato si è rivolto a Maurice Blink, un artista pubblicitario di Chicago e membro fondatore. Blink ha creato uno schizzo di un cerchio con una “L” al centro e due teste di leoni di profilo che guardano in direzioni opposte. Il consiglio di amministrazione dei Lions approvò il progetto di Blink nell’aprile 1920. Melvin Jones ne spiegò il significato. L’emblema, ha detto Jones, “rappresenta un leone che affronta il passato con orgoglio e il futuro con fiducia, guardando in tutte le direzioni per rendere servizio”. Nelle prime espressioni a colori del design di Blink, i leoni gemelli somigliavano molto di più a dei leoni reali con le criniere ondulate marrone scuro, occhi luminosi e denti bianchi e feroci. Nel corso degli anni, i leoni sono diventati meno feroci poiché il logo è stato standardizzato per promuovere un uso coerente in tutto il mondo. Rinnovato e aggiornato di nuovo all’inizio del 21 ° secolo, l’emblema probabilmente servirà per molti altri decenni a venire.
I Lions diventano internazionali, solo tre anni più tardi dalla fondazione i Lions diventano un’organizzazione internazionale fondando il primo club fuori dagli Stati Uniti nella città canadese di Windsor. A quel tempo, i Lions sono già attivi in 23 stati americani, per un totale di 6.400 soci.
Helen Keller è ospite della Convention dei Lions Clubs International svoltasi a Cedar Point, in Ohio. In quella occasione Helen Keller chiede ai Lions di diventare i “Cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”. Da qui nasce la missione centennale dei Lions a favore della vista.
Negli anni furono fondati Clubs in Cina, Messico e Cuba. Nel 1935, Panama divenne la sede del primo Club dell’America Centrale e l’anno seguente fu fondato in Colombia il primo Club del Sud America.
Da allora i clubs in Italia sono diventati 1315 con oltre 49.000 soci. I Lions Clubs non sono Clubs di socializzazione, per quanto possano esservi benefici sociali nell’essere associati. I Soci dei Lions Clubs offrono il loro tempo, il loro impegno, le loro risorse, per raccogliere fondi a scopo benefico da distribuire sia nella propriamente comunità che internazionalmente.
Il lionismo raggiunsero poi l’Australia nel 1947 e l’Europa nel 1948, dove nacque Cuba insieme Svezia, Svizzera e Francia. Nel 1952, fu fondato il primo Club del Giappone. L’adesione italiana alla “International Association of Lions Clubs” (Associazione Internazionale dei Lions Clubs) avviene nell’ormai lontano 1951. In quell’anno nasce il primogeniti e Lions Club Italiano, il Milano Host, con 30 soci è viene creato il Distretto 108 ITALY.
Uno dei settori principali di raccolta fondi per i Lions è storicamente legato alla conservazione della vista, per quanto vengano sostenuti anche numerosi altri progetti sia in campo sanitario, nel sociale, in ambito culturale, ecc… L’Associazione Internazionale dei Lions Clubs è la più grande organizzazione non governativa associata con le Nazioni Unite, invitata da queste e dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità a raccogliere fondi per un programma internazionale di conservazione della vista. L’Associazione Internazionale dei Lions Clubs ha avviato un programma di raccolta fondi chiamata “Campagna Sight First” (La vista prima di tutto) con lo scopo di curare/prevenire 40 milioni di casi di cecità in tutto il Mondo.
Il Lions Club Gaeta è stato fondato nel 1961 e fa parte del Multidistretto italiano 108L. La fondazione del Lions Club International (LCIF) è il braccio caritatevole dell’Associazione. La sua missione è quella di appoggiare l’opera svolta dai Lions Club in tutto il mondo, impegnati a servire le comunità locali e mondiali attraverso la sponsorizzazione di progetti di servizi umanitari. www.lcif.org
Il Motto dei Lions
“We serve” – Noi serviamo
La Missione dei Lions
Creare e promuovere tra tutti i popoli uno spirito di comprensione per i bisogni umanitari attraverso volontari servizi coinvolgenti le comunità e la cooperazione internazionale.
Gli Scopi del Lionismo
- Creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo.
- Promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza
- Prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità.
- Unire i Clubs con i vincoli dell’amicizia e della reciproca comprensione.
- Stabilire una sede per la libera e aperta discussione di tutti gli argomenti di interesse pubblico, con la sola eccezione della politica di parte e del settarismo confessionale.
- Incoraggiare le persone che si dedicano al servizio a migliorare la loro comunità senza scopo di lucro ed a promuovere un costante elevamento del livello di efficienza e di serietà morale nel commercio, nell’industria, nelle professioni, negli incarichi pubblici ed anche nel comportamento in privato.
Il Codice dell’Etica Lionistica
- Dimostrare con l’eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietà della vocazione al servizio.
- Perseguire il successo, domandare le giuste retribuzioni e conseguire i giusti profitti senza pregiudicare la dignità e l’onore con atti sleali ed azioni meno che corrette.
- Ricordare che nello svolgere la propria attività non si deve danneggiare quella degli altri; essere leali con tutti, sinceri con sé stessi.
- Affrontare con spirito di altruismo ogni dubbio o pretesa nei confronti di altri e, se necessario, risolverlo anche contro il proprio interesse.
- Considerare l’amicizia come fine e non come mezzo nella convinzione che la vera amicizia non esiste per i vantaggi che può offrire, ma per accettare nei benefici lo spirito che li anima.
- Avere sempre presenti i doveri di cittadino verso la Patria, lo Stato, la comunità nella quale si vive; prestare loro con lealtà sentimenti, opere, lavoro, tempo e denaro.
- Essere solidale con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, i soccorsi ai bisognosi, la simpatia ai sofferenti.
- Essere cauto nella critica, generoso nella lode, sempre mirando a costruire e non a distruggere.